Una delle cose che vogliamo fare questo mese è approfondire alcune cantine che già conosciamo, per fare emergere le tante sfaccettature della loro proposta. È per questo che a Ischia torniamo a trovare Cenatiempo, aggiungendo la sua biancolella ai vini che vi abbiamo proposto negli scorsi mesi.
Ma è con un salto in Sardegna che scendiamo più a fondo che mai, andando a esplorare le tante Memorie di Vite di Quartomoro: piccoli e grandi vitigni, coltivati in varie zone della Sardegna, tutti accomunati dal soffio del mare che batte l’isola: dai vini più di costa, come il VRM o il NRG, a quelli prodotti praticamente al centro geografico della Sardegna, come il MRS, vi invitiamo a scoprire le tante sfumature che quest’isola sa dare, sfumature che ritroviamo anche nelle Tenute Perdarubia nella mineralità dei loro vini.
Cambiando isola, ma continuando a esplorare nel dettaglio la produzione di una cantina, scendiamo a Menfi: in pochi vini come in quelli di Marilena Barbera l’apporto del mare è evidente, e dà alle uve prima e al vino poi delle caratteristiche difficili da replicare altrove. Prima di tutto la sapidità, quasi il salmastro, evidente in così tante delle sue bottiglie, soprattutto quell’Inzolia che come ci ha raccontato lei stessa a Menfi diventa quasi salato. Ma non solo: tra le peculiarità uniche c’è una vigna periodicamente coperta dall’acqua.