Circa il 6% delle bottiglie prodotte ha un difetto che nella maggior parte dei casi è legato a problemi legati all'ossigenazione. A partire dal celebre “sa di tappo” causato da muffe che attaccano i tappi di sughero, che può capitare nel 1-2% delle bottiglie prodotte. E poi odori di muffa e feccia che possono essere causati da un scarsa pulizia del legno dove il vino è stato contenuto oppure sentori di metallo dovuti a contenitori o raccordi utilizzati nella produzione. Non è da trascurare l'ossidazione per un lungo contatto con l'ossigeno (problemi con i tappi). Questa prende anche il nome di Marsalizzazione o Maderizzazione, dal nome di due vini (Marsala e Madeira) che di questo difetto fanno un pregio. Anzi, forse dovremmo smetterla di chiamare marsalato un vino difettoso, povero Marsala…
Il suo opposto è il difetto di ridotto, un sentore di chiuso tipico di vini conservati a lungo in ambiente poco ossigenati. Odori e sapori sgradevoli possono essere anche causati da un eccesso di anidride solforosa che viene aggiunta in diverse fasi della produzione del vino. Infine se il vino sa di poco o nulla potremo dire che è svanito.