L’arco alpino produce varietà storiche, spesso precoci e vigorose, nate in un ambiente poco favorevole, con belle stagioni brevi e caratterizzate da fenomeni meteorologici avversi. Utili invece le naturali escursioni termiche tra il giorno e la notte che regalano ai vini alpini le fragranze tipiche della montagna.
I vigneti sono quasi sempre impervi e con forti pendenze, ne rendono possibile la coltivazione arditi terrazzamenti, a volte ancora sorretti da muretti a secco dalla precisione millimetrica, puzzle di pietre che si compongono e si sorreggono tra loro come per incanto.
Per averne un’idea basti pensare alla Valtellina, all’eleganza della Chiavennasca coltivata da veri e propri alpinisti vignaioli che nascono con uno spropositato senso dell’equilibrio e dei freni naturali negli arti inferiori.
Nei terreni alpini troviamo in prevalenza scisti, rocce che tendono a sfaldarsi facilmente in lastre sottili, mentre nel fondovalle si formano depositi morenici ricchi di tutto quello che le rocce raccolgono nel percorso verso la pianura.