Vigneti
5 ettari, distribuiti tra i 650 mt e i 1200 metri sul livello del mare e dislocati sui tre versanti dell’Etna: est, nord e nord ovest. I vigneti sono circondati dalla vegetazione del luogo come querce, castagni, piante aromatiche selvatiche per preservare la biodiversità dell’ambiente e della fauna.
Uve e Vitigni
Una costante della cantina I Vigneri è l’attenzione alla biodiversità e un paziente recupero dei vitigni autoctoni. Di queste varietà si procede a un reimpianto graduale, necessario perché alcune piante hanno superato i 100 anni di età.
Una delle caratteristiche di questa cantina è quella di coltivare i vitigni autoctoni nel territorio che li ha sempre accolti: il Carricante a Milo, il Nerello mascalese e il Cappuccio a nord, la Grenache, la Minnella nera e la Minnella bianca sul lato nord-ovest.
Terreno
Lavico, secco e con un’alta componente minerale.
Sistema di coltivazione
I vigneti, tutti di proprietà, sono coltivati ad alberello Etneo, secondo una tecnica che risale a 2000 anni fa: ogni vite è equdistante dalle altre, con un’alta densità per ettaro. Non vengono utilizzati né pali di ferro o cemento né fili di ferro su cui appoggiare le viti: questi sono sostituiti da pali di castagno dell’Etna e fibre naturali per legare. I terrazzamenti in pietra lavica, inoltre, garantiscono un buon drenaggio e una migliore riuscita delle piante.
Il concime utilizzato proviene dagli ovili della zona e in vigna non vengono quasi mai usate sostanze chimiche come zolfo o rame: si preferisce liberare i grappoli dalle foglie per garantire il ricircolo dell’aria e la difesa naturale dalle malattie.
Vinificazione
I vini de I Vigneri vengono prodotti all’interno del Palmeto, secondo l’usanza etnea. Questo edificio non ha bisogno di elettricità, petrolio o altra energia, ma sfrutta la forza naturale della gravità e l’impegno umano. I contenitori usati nella cantina sono realizzati in pietra lavica, legno o acciaio. Si utilizzano lieviti indigeni.
Perché è in Vinevo
Tra tutti i fenomeni naturali, i vulcani sono probabilmente quelli che colpiscono maggiormente il nostro immaginario. Una potenza incontrollata si sprigiona direttamente dalla terra: boati, fumo, lava, fuoco, fiamme e lapilli.
In Italia il vulcano per eccellenza è l’Etna. E il suo più appassionato sostenitore è Salvo Foti, che con l’Etna ha suggellato un patto per la vita.
Custode, guardiano, archeologo, storico, narratore e chissà quante altre cose, questo è Salvo, l’uomo che, nel rispetto totale della tradizione e della natura, coltiva i suoi vigneti con la forma dell’alberello etneo. Ad assisterlo vi sono le maestranze de I Vigneri, un’associazione di viticoltori fondata a Catania nel 1435, proprio con lo scopo di tramandare le pratiche locali agronomiche e vinicole. Salvo ha ridato vita a questa antica istituzione e l’ha riportata al servizio originario.
Nel palmento storico ristrutturato a Milo, la vinificazione diventa ogni anno una festa di popolo e i vini che nascono sono unici, con un grandissimo carattere e l’eleganza tipica dei suoli vulcanici. Salvo è stato capace di raccogliere attorno a sé la forza di una famiglia allargata che vede oltre alla moglie Mariagrazia, i figli Simone e Andrea e il gruppo fedelissimo de I Vigneri. Grazie anche a tutti loro, per l’Etna e i suoi vini è iniziata una nuova magica avventura.